29, 30 giugno e 1 luglio alla festa rossa di Bagnolo Mella (BS)

Animazione alla festa rossa Bagnolo Mella

Tema, o filo conduttore
“Per educare un bambino ci vuole un villaggio”
(Si dice sia un proverbio africano.)


Di certo, quel “per educare un bambino ci vuole un villaggio” intende sottolineare come “tirar su” un bambino sia una questione che va ben oltre il padre e la madre e va a coinvolgere le persone di un intero contesto, ognuno con le proprie responsabilità nell’offrire una prospettiva utile e complementare all’educazione di chi cresce. La presenza di un bambino costringe i grandi a prenderne atto adattando i propri comportamenti. È possibile farlo tenendo conto del suo essere soggetto di diritto? Secondo Saltabanco, sì. È un’osservazione perfino banale. Se un bambino entra in un ambiente in cui ci sono solo adulti, la sua presenza provocherà reazioni e necessità di adattamento che metteranno più o meno alla prova i grandi. È difficile fare discorsi di un certo tipo, il vocabolario va adattato, il chiacchierare deve tener conto della richiesta di attenzione del piccolo, i tempi devono tener conto di una soglia di attenzione diversa. Sul lavoro poi non se ne parla, i ritmi e le cose da fare devono considerare le possibilità di coinvolgimento, o non coinvolgimento del minorenne, eccetera. Certo, delegare il problema a mamma e papà è naturale, far finta di niente sicuramente più comodo, in generale trattare il bambino come un problema, spesso altrui, più facile.

 

Venerdì 29 giugno dalle 20,30 in poi
Acquarius
(Laboratorio per bambini e ragazzi)

Nel bel mezzo del mare mediterraneo, tanti anni fa vivevano diverse specie di pesci e di animali che sotto il livello del mare avevano costruito la loro casetta. Era quasi un mondo incantato, fino a quando arrivò la strega del mare del nord che voleva conquistare tutto il vicinato per farne uno zoo del castello di re Geremia, padrone di tutte le terre e le acque. Matilde, così si chiamava la strega, mise in gabbie tutti gli animali terrestri e in vasche di vetro quelli marini, chiamati anche acquari. Ancora oggi si usa mettere molti animali di mare in questi recinti, noi vorremmo farne un museo e dire che non è giusto rinchiudere nessun animale, sia di terra che di mare.

Sabato 30 giugno dalle 20,30 in poi
Con …chistiamo
(Laboratorio per bambini e ragazzi)

Nella città di Conilandia tutto era costruito con coni, le case, le chiese, le fabbriche, i palazzi, insomma ogni costruzione aveva la forma di un cono, più o meno allungato. Anche le piante si chiamavano conifere, gli animali i conigli, le persone si divertivano a dare con-sigli. In un ristorante se mangiavi una bistecca subito te la servivano “con insalata”…. Un giorno arrivò in questa città il drago Tartaglione, la presenza della bestia mise tutto sottosopra, ci fu una battaglia di tutti contro tutti e il drago disse:” ma voi conchistate”! la popolazione di Conilandia si fermò per un attimo e tutti scoppiarono a ridere. Da quel giorno le persone civili si fanno le condoglianze, le congratulazioni e condividono tante cose. Nel centro della piazza posero una statua del primo cittadino di Conilandia:un grosso cono con un faccione enorme, pieno di oggetti strani che chiamano “orpelli”….

Domenica 1 luglio dalle 20,30 in poi
La farm fantasy
( Laboratorio per bambini e ragazzi)

Nella fattoria di mastro Merlino, vivevano tanti animali quanti erano gli steccati che limitavano il loro spazio. Un giorno la strega più strega che esisteva sulla terra volle prendersi una parte di questo territorio, Merlino lottò con tutte i suoi poteri per difendere le sue proprietà. Per non regalare alla strega una parte del suo avere, divise il prato in diversi spazi nei quali mise  animali diversi, in altri mise  coppie degli stessi animali. Alla fine regalò alla strega lo spazio con le coppie degli animali e tenne per sé gli spazi con gli animali veri: li chiamò “Farm”. Erano così fantastici e belli che tutta la popolazione li chiamò, da allora, farmfantasi! Ri-costruirli è un vero delirio mnemonico….

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