Le fiabe e le filastrocche di Saltabanco

La raccolta di fiabe e filastrocche di Saltabanco.
Ogni giorno (o quasi) una fiaba o una filastrocca. Potete vedere anche nell'area documentale, qui.
Buon divertimento!

Tutte le filastrocche qui raccolte sono state inventate da Saltabanco o raccolte tra quelle più belle di diversi autori, nel corso degli anni. Saltabanco è a disposizione di chiunque volesse qualche informazione o chiarimento in più.

325. Il ragioniere a dondolo

Conosco un ragioniere,

un ragioniere a dondolo.

In banca fa il cassiere,

in tram legge il giornale,

non è un tipo speciale,

bassotto, un po’ pelato,

con pancetta e panciotto,

ce n’è di ragionieri

più belli per il mondo,

dottori ed altra gente

dall’aspetto imponente,

ma che ne sa la gente

se uno è solamente

un ragioniere, oppure

è un ragioniere a dondolo?

In casa che si vede

se uno ha un bimbo biondo

che si arrampica in groppa

al suo bel babbo a dondolo,

e insieme galoppano

fra il tinello e il salotto

senza darsi pensiero

dell’inquilino del piano di sotto.

324. La dinastia dei poltroni

Dunque se state buoni

oggi vi spiego

la dinastia dei Poltroni.

Capostipite e fondatore

fu re Poltrone Primo,

detto il Dormitore,

che regnò su Poltronia

vent’anni e un palmo.

Dopo di lui, nell’ordine,

regnarono:

Poltrone Secondo, detto il Calmo;

Poltrone Terzo,

detto il Cuscinetto;

Poltrone Quarto,

inventore dello scaldaletto;

Poltrone Quinto,

detto lo Spinto,

perché se non lo spingevano

sul trono

s’addormentava sui gradini;

Poltrone Sesto,

lo Schiacciapiumini;

Poltrone Settimo,

il Riposato;

Poltrone Ottavo, detto il Nono

per sbaglio;

Poltrone Decimo,

detto Accidenti-alla-sveglia

(sposò la regina Sbadiglia

ed ebbero per figli

diciassette sbadigli).

Infine la corona

coronò la pelata

di Poltrone Undicesimo,

detto il Medesimo,

perché per lui tutto

faceva lo stesso:

il bello, il brutto,

la pace, la guerra,

il cielo, la terra,

la frittata, il ragù,

la lepre in salmì.

Con lui la dinastia finì.

323. Filastrocca brontolona

Filastrocca brontolona,

brontola il tuono quando tuona,

brontola il mare quando ha in testa

di preparare una tempesta,

brontola il nonno:”ah, come vorrei

ritornare ai tempi miei…

Non c’erano allora, egregi signori,

elicotteri e micromotori,

e senza fare tanto fracasso

in carrozzella si andava a spasso”.

Accende la pipa, inforca gli occhiali

e affonda il naso nei giornali…

Ma tosto soggiunge:”però…però…

senza lo scuter, che figura fò?

Il mondo cammina, il mondo ha fretta!”

Viva il nonno in motoretta.

322. Domande

Un tale mi venne a domandare:

quante fragole crescono in mare?

Io gli ho risposto di mia testa:

quante sardine in una foresta.

321. Il gioco dei "Se"

Se comandasse Arlecchino

il cielo sai come lo vuole?

A toppe di cento colori

cucite con un raggio di sole.

Se Gianduia diventasse

ministro dello stato,

farebbe le case di zucchero

con le porte di cioccolato.

Se comandasse Pulcinella

la legge sarebbe questa:

a ch ha brutti pensieri

sia data una nova testa.

320. L'invenzione dei francobolli

Non capisco perché

la colla dei francobolli

la fanno sciapa,

sapor di rapa.

Avanti, chi inventa

i francobolli al ribes

e quelli alla menta?

Oh, che passione

i francobolli al limone…

Che delizia, che rarità

i francobolli al ratafià.

319. L'ascensore

Io so che un giorno l’ascensore

al quarto piano non si fermerà,

continuando la sua corsa

il soffitto bucherà,

salirà tra due comignoli

più su delle nuvole e del vento

e prima di tornare a casa

farà il giro del firmamento.

318.Il satellite Filomena

Oh che caso, oh che scena,

la signorina Filomena

è diventata

un satellite artificiale.

Se ne stava sul terrazzo

a leggere il giornale,

e senza alcun sospetto

né preavviso-

si è trovata d’improvviso

in orbita,

né più né meno di un razzo,

a seimila kilometri di quota.

Per fortuna aveva gli occhiali,

la vecchia signorina:

così può guardare

il Labrador e la Cina,

le rovine di Palmira,

tutta la terra che gira

disegnata come un atlante,

coi mari e i continenti al posto giusto.

E si secca? Macchè: ci piglia gusto.

È un satellite regolare

in ogni movimento:

per gli astronomi osservarlo

è un vero godimento.

La radio questa sera dopo cena

trasmetterà il “bip bip”

della signorina Filomena.

317. Il pianeta Bruscolo

Si fa presto a parlare

del pianeta Bruscolo:

nell’intera Via Lattea

non c’è astro più minuscolo;

è grosso, a dire tanto,

quanto una damigiana,

il calendario dura

in tutto una settimana:

lunedì è la befana,

mercoledì Quaresima,

sabato San Silvestro

e si prende la tredicesima.

316. Stelle senza nome

I nome delle stelle sono belli:

Sirio, Andromeda, l’Orsa, i due Gemelli.

Chi mai potrebbe dirli tutti in fila?

Son più di cento volte centomila.

E in fondo al cielo, non so dove e come,

c’è un milione di stelle senza nome:

stelle comuni, nessuno le cura,

ma per loro la notte è meno scura.

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