Pensierino della sera… N° 23
Vedi un po’ che ti propino! L’abete dell’abate non sopporta l’alpina pianta, secerne cicuta da ogni porro. Quando il mistico mastica mastice, riesce (forse entra)con ogni sua volontà a connettersi con l’universo mondo vegetale: non gli sfugge nulla. Certi cardinali, certi cardi benedetti, certaltri semplici cardi alpestri son tenere primizie: l’eden senza tregua, pacati peccati li distinguono dal restante mondo. Canuti cani inseguono latrando, quaprendo, la fiera tricefala che orrendamente si nasconde al mondo. L’arpa fluviale culla col suo sanguigno tremore, le bionde fan schifo!, marmellate di note stonate, per nulla delicate al palato, palese la causa causandi. Non sempre un ragno regna, la rogna se ti colpisce son…ambuli a chi sta veglio e con fatica pensa.
Questa notte chiudete porte e finestre!
Pagina ventiquattro: se rubi 6 ladro
Pensierino della sera… N° 22
Un buon risveglio non fu mai visto! Galileo, quando si alzò dall’obbligo religioso, credette nel ris-veglio della scienza. Datevi una mossa, anni di staticità: il limbo l’hanno sterilizzato. Santi lumi! Qualcuno sta scaldando ancora i fuochi, non i fatui, nemmeno quelli in basso. L’al-tezza, dea arabeggiante, non è classe. La scuola fa acqua ovunque: potrebbe essere in attivo nella produzione di minerali. Il ministro ha pensato subito all’autarchia industriale. La minestra fredda fa schifo, non è la sola: guardiamo il potere! Ubu non regna, la desolazione ha prodotto un’insolazione generale. Tutti abbronzati, sbronzati… Manco ronzanti! Viva i bombi abbasso le bombe, gridarono in coro i nani. Volevamo evitarlo, manco evirato, ce lo teniamo stretto: basta mandarlo come un palloncino, in cielo, sfuma lentamente ed è di nuovo giorno. Tanto si sa che le albe non piacciono a tutti, meglio gli albori, gli alberi sono trattati male. Prezzemolicchio e la totopianta se la godono, qua meno, e si conclude la ri-flessione. Attenzione alla schiena e dolci sogni.
Chi non rosica non è topa!
Pagina ventitre, grappa e caffè
Pensierino della sera… N° 21
Chi dorme non piglia pesci! Bella questa. Chi dorme è un po’ stanco, nel Po i pesci sono un po’ calati. Non dall’alto, ovvio. Il sacro fiume della terra nostra è sempre più malmesso, chi l’ha messo lo sappiamo, chi l’ha male. Pure! Noi pata non possiamo tanto. Tanto sta la gatta al lardo…. Al lordo si contano solo i falliti. Al netto ci stanno i furbi. Al fresco i surgelati e qualche coglione! Meglio soli che … lune, meglio allegri che lunatici, meglio al… qualsiasi cosa che sfi…. Altra cosa. Salvador era un genio, da lì a là ci sta la capriola della formica! La miglior delle migliori, lo spazio etereo che fa impazzire gli uomini. Dalla senna al senno, poi (di) non c’è molto di diverso; solo del genere o più in generale: viv la gherr! Non è proprio così, la si pronuncia…. Come se, ma la si fa diversamente. Montammo ghigliottine per tagliare carote alla mensa di Salò, quanta passione per un quasi nulla. Ubu consegnò a codesti gerarchi piatti di sterco, ne apprezzarono l’abbondanza. La qualità non fu mai, fa male: si muore! La vecchia falce li esalta: peccato che non sia la stessa!! Inutile, Ubu non riuscì a capacitarsi. Solo uno lo seguì: il re dei boschi! Che lo siano per l’eternità, sempre loro.
Chi giace, non può arrivare!
Pagina ventidue, salsicce di bue
Pensierino della sera… N° 20
Te sei già fuori, Te-seo non lo Era. Strappò con l’inganno le deliranti lacrime al capo, in testa lui l’eroe. Il re di Troia non poteva mai chiamare il suo popolo “figli”… La triste fine della polis la, si, sa, vecchia scala musicale, la mobile (sempre vecchia ma funzionava) mangiata da… lo sappiamo bene! Sulla pelle friggono ancora le ferite, più bi-stecche non tri-stecche, di Tristano siam colpiti. Chi non ha… scagli la… ma chi potrebbe scagliarglielo! Ottimo sciogli, ti si intreccia; senza traccia resti scoperto e muori. Mors tua vita mea, bella questa, vale solo per gli altri, sempre. Ti libereremo, Vale. Dall’alto dell’Olimpo, l’extravergine scendeva verso il mare spumeggiante: l’ora era scoccata, un’ora piccola. Tutto si degrada, tutto svanisce, il mulo accarezza il suo mulino e sospira per la pulce, mentre Merlino si trasforma in merlo. Dalla padella, al… piatto e che buon profumo!!
Che la notte sia dolce
Pagina ventuno, non dirlo a nessuno
Pensierino della sera… N° 19
Chi giace, non può arrivare! Come si fa se già ci sei. Un aiuto è sempre utile, un’utile non sempre aiuta, un’utilitaria? Forse! Tanto va la gatta… vecchia questa, ma fa buon brodo. Se ti viene fame tutto quel che trovi è trovato. Prova a masticare il mastice, si voleva dire l’astice? Cosa celeste, verde, blu e persino arcobaleno. Ma che c’entra l’astice con la balena. Due pesci non fanno… una pesciata (non si deve mai sbagliare con le vocali). Se tonno prima non in-scatola-rmi. Avari-ah! Non si scherza con il …. Meglio man-tenere belle strette le proprie… con-vin-zioni. Quanto bello è, sei, divin nettare. Pulitevi la coscienza o voi ch’entrate. Nell’orto delle deliziose mondanità, sai di non saper che chi è, sempre sarà. Lastradachestiamoseguendociportainvietroppotortuoseperilnostrobenediesseriviventierranti! La punteggiatura: punge e ci manda in esilio. Una zanzara che potrà mai pensare? Stupidi umani che si danno sberle inutilmente ogni notte, per un’estate da godere intensamente. Ma che fate! Ma che gnomi! Ma che….
Buona notte al mondo
Pagina venti, non vanti
Pensierino della sera N° 18
Ecco un evento cosmico: i Malanni. Non sempre può essere condiviso che gli anni siano un male. Non tutto il male vien per nuocere! E cuocere? Ben cotta la frittata … No! È la fagiana… Non è filosofico al punto giusto. Ma è da chiarire un punto scuro? Buia era la notte, il vento; troppi romanzi distolgono l’attenzione. Ma verso chi dobbiamo prestare attenzione? A noi? Calma con rituali ortodossi del regime. Il peggiore re che abbiamo conosciuto in Italia. Virilmente piagnisteo con i nepoti, si voleva dire nipoti… A-cerba è la stagione, il freddo divarica le ossa ed eccoci di nuovo sul filo. Se lo perdi non ti trovi. Ma chi ha ragione potrebbe avere tortine? Dolce premio per chi si accontenta. Chi gode vive in altre mura. IL 1789 non fumava muratti! Godiamo finchè c’è fumo, ovvio che sta nella mente di chi mente ai mentori. Siamo alla frutta: provate a scegliere tra un’anguria e l’albicocca, diceva un tale Guglielmo, Tell dico io il risultato! Malanni, cari, Malanni, cari, Malanni, cari, comprate altro, a buon prezzo. Di notte tutto diventa oscuro! Viva la luce, viva l’Enel…
Buona notte….
Pagina diciannove, tutti gli scemi fan le prove
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