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Pensierino della sera… N° 20

Te sei già fuori, Te-seo non lo Era. Strappò con l’inganno le deliranti lacrime al capo, in testa lui l’eroe. Il re di Troia non poteva mai chiamare il suo popolo “figli”… La triste fine della polis la, si, sa, vecchia scala musicale, la mobile (sempre vecchia ma funzionava) mangiata da… lo sappiamo bene! Sulla pelle friggono ancora le ferite, più bi-stecche non  tri-stecche, di Tristano siam colpiti. Chi non ha… scagli la… ma chi potrebbe scagliarglielo! Ottimo sciogli, ti si intreccia; senza traccia resti scoperto e muori. Mors tua vita mea, bella questa, vale solo per gli altri, sempre. Ti libereremo, Vale. Dall’alto dell’Olimpo, l’extravergine scendeva verso il mare spumeggiante: l’ora era scoccata, un’ora piccola. Tutto si degrada, tutto svanisce, il mulo accarezza il suo mulino e sospira per la pulce, mentre Merlino si trasforma in merlo. Dalla padella, al… piatto e che  buon profumo!!

Che la notte sia dolce

Pagina ventuno,  non dirlo a  nessuno

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